Uomo Passivo

Il lungo cammino verso la Femminilizzazione

Post N°8.

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In questo post intendo parlare del percorso psicologico verso la femminilizzazione. Per chi non ha letto gli altri post, non stiamo parlando di diventare donna o cambiare sesso, stiamo parlando di un uomo che arrivato a un certo punto della sua vita trova una forte eccitazione nel ruolo passivo con un altro uomo attivo. Quindi stiamo parlando di un uomo che si sente attivo con le donne ma ha una doppia personalità che affiora in momenti poco chiari legati al suo passato e che ha bisogno di sentirsi femmina durante certi momenti intimi vissuti con un altro uomo.

Il percorso inizia sicuramente nella adolescenza con la masturbazione anale o magari con qualche gioco con un altro ragazzo. Ma fin qui niente a che fare col desiderio di assumere la condizione femminile e sicuramente si ha una vita da etero e le ragazze piacciono molto. Ma a un certo punto affiora il desiderio di provare sensazioni nuove o avere il forte desiderio di ricevere al posto di dare. Chiedersi come sarebbe toccare un altro uomo senza i freni imposti dalla nostra cultura personale. Speso il primo tentativo o pensiero è trovare una donna che si presti allo scambio di ruolo oppure che piaccia penetrare col dito o con qualche oggetto.  Ma questo è qualcosa che ha a che fare con una stimolazione erogena un po particolare. Poi magari si cerca il salto di qualità con un transessuale e il fatto di provare a toccare un altro uomo, ma in realtà è solo una via di mezzo, qui si rompe con un certo tabù ed è il fato che si può trovare piacere a toccare un altro membro maschile. Col tempo si può arrivare ad essere penetrato dal transessuale, ma in un caso o nell’altro, questi giochi sono sempre adottando il solito ruolo di maschio attivo. Anche se uno è penetrato da una donna o un transessuale non lo si fa sentendosi femmina, uno continua in ogni caso ad essere il uomo maschio. Per molti uomini la cosa finisce qui, come percorso non si va oltre, andare oltre significa raggiungere la femminilizzazione.

E’ chiaro che andare oltre significa diventare femmina psicologicamente, essere disposti ad essere nell’intimità con un altro uomo, figura che si conosce perfettamente, è quella che si ha con le donne che uno stesso frequenta. Può accadere che questo cambio psicologico o, se si vuole, fare uscire una personalità nascosta,  possa accadere guardandosi allo specchio. Cercando di vedere nel nostro corpo segni di aspetti femminili che possano  essere di piacimento a un altro uomo. Può capitare di fare ricorso a dell’intimo femminile, magari rubato alle nostre compagne, indossare delle calze, mutandine e truccarsi. Vedendo cosi apparire allo specchio un altra persona ed un altra personalità. Anche la depilazione delle nostre parti intime giocano un ruolo importante. Sentire il proprio membro depilato lo fa apparire meno maschile, sentirlo liscio, morbido, più da femmina. In questo modo uno immagina le carezze di un altro maschio, che inconsciamente, capisce che ha a che fare con un essere ambiguo e non più un vero maschio, facendo il tutto più appetibile e più facile di accettare.

A questo punto si raggiunge un vero cambiamento psicologico, la accettazione di una seconda personalità. Potrebbe accadere che non si vada oltre e si trovi solo piacere ad indossare intimo femminile, scattarsi delle foto e masturbarsi mentre si sente in questa condizione psicologica. D’altronde, il passo successivo è quello di essere nella intimità con un maschio e di concedere il proprio corpo al piacere di un altro uomo. E’ sicuramente il passo più difficile perché coinvolge un altra persona, e comporta notevoli rischi. Spesso si può trovare un altro uomo nelle stesse condizioni e si fanno dei giochi di masturbazione, fino al momento che si riesce a fare uscire la propria parte femminile e si accetta il proprio ruolo. In termini pratici, si accetta di prendere il membro maschile nella propria bocca. Qui farei distinzione tra prenderlo col preservativo o no. Forse la prima volta si fa col preservativo, cosa che rende il fatto poco convincente, è come succhiare un pezzo di gomma. Quando se lo prende senza, avviene la vera femminilizzazione. Si sentono i sapori e l’eccitazione di un uomo, si è consapevoli che dopo quella esperienza non si può più tornare indietro.

Con la penetrazione si raggiunge il massimo della femminilizzazione, a questo punto si concede tutto, il proprio corpo è al sevizio del piacere di un altro uomo e questa consapevolezza ci da piacere e ci eccita al punto di poter raggiungere l’orgasmo solo con la stimolazione anale . Sentire un uomo dietro e sopra di noi che ci penetra, ci bacia il collo, le orecchie e sentire la sua barba incolta che ci punge,  ci fa sentire passivo totale e femmina. Forse la cosa più difficile di accettare in questo percorso è il bacio in bocca, sentire che un altro uomo ci infila la sua lingua nella nostra bocca è qualcosa che uno non avrebbe mai immaginato, ma una volta superato questo ultimo tabù  si raggiunge la consapevolezza psicologica di poter essere femmina per il tempo che dura il rapporto intimo con un altro uomo.

Questo percorso è stato vissuto in parte da chi scrive, se qualcun’altro desidera apportare la propria esperienza, sarei felice di leggere il suo commento. Grazie per la lettura.

 

Il lungo cammino verso la Femminilizzazioneultima modifica: 2016-12-19T16:46:41+01:00da
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