Uomo Passivo

LE VOSTRE ESPERIENZE. RACCONTI DI VITA.

ATTENZIONE! QUESTO POST POTREBBE CONTENERE UN LINGUAGGIO NON ADATTO A MINORI DI 18 ANNI.


IN QUESTO SPECIALE POST HO DECISO DI INSERIRE STORIE DI VITA CHE MI AVETE MANDATO E AUTORIZZATO A PUBBLICARE. NON POSSO AFFERMARE CHE SIA TUTTO VERO MA CREDO CHE IN BUONA PARTE LO SIA. PER CHI VOGLIA RACCONTARSI LO PUO’ FARE, BASTA RISPETTARE LE REGOLE DEL BLOG.  



 

 



Alberto, anni 60.
Quando avevo 14 o 15 anni cominciai a esplorare il mio corpo dove non avevo mai osato. Iniziai a infilarmi le dita nell’ano, non mi provocava particolare piacere, ma mi eccitava molto, probabilmente perché era una zona proibita associata a cose sporche che fanno schifo. Sono passato dalle dita a oggetti ogni volta più grandi anche clisteri e cose di questo tipo, a un certo punto ho cominciato a provare piacere, soprattutto quando me lo infilavo fino in fondo. A quei tempi l’idea di farlo con un ragazzo era molto lontana pensavo solo alle ragazze. Nonostante sapessi che fare tutto ciò avesse a che fare con l’omosessualità o qualcosa del genere non riuscivo a non farlo, ero sempre in colpa per questo. Quando avevo + o- 25  trovai una donna più matura di me, al inizio abbiamo avuto rapporti normali, col tempo Lei iniziò a baciarmi ed a infilarmi il dito nell’anno, quando notò che la cosa mi piaceva mi propose di utilizzare un dildo, ero un po imbarazzato non volevo che lei pensassi che mi piacesse e sapesse che io ne facevo uso, accettai che altro potevo fare. Al dildo aveva messo delle cordicine che le permetteva  di usarlo come se fosse parte del suo corpo. Dopo lubrificarmi, mi penetrò senza troppi preliminari, dopo pochi minuti Lei venne proprio come se fosse stato un uomo pieno di eccitazione. Ero piuttosto imbarazzato e confuso ma molto eccitato, dopo iniziò a stimolarmi  la prostata con le dita, con un ritmo costante e senza fermarsi, sentivo molto piacere nonostante avessi perso l’erezione, il piacere e la confusione erano in continua crescita, sembrava che tutto il sangue mi fosse andato in faccia, sentivo avvicinarsi il momento dell’orgasmo ma continuavo a non avere erezione, quindi senza avere controllo di ciò che stava accadendo sono finito in un’esplosione di piacere. Fu allora che scoprì che la prostata può dare tanto piacere e che non era proprio necessario essere penetrato cosi in profondità. 
Anni dopo scopri il mondo dei travestiti, mi eccitavano moltissimo, non avevo mai avuto un incontro con un ragazzo e la cosa mi eccitava e mi terrorizzava a lo stesso tempo. Quando ancora non c’era internet, contattai attraverso un giornale un ragazzo crossdresser, a quei tempi abitavo da solo e siamo andati a casa mia, lui aveva un bel corpo, aveva delle calze autoreggenti che portava sotto i pantaloni, cominciammo a masturbarci, aveva un pene leggermente più grande del mio, ricordo che toccare quel membro duro per la prima volata fu una esperienza indimenticabile, come superare un limite  proibito. Lui era molto eccitato quando provai a penetrarlo venne subito , troppo veloce per i miei gusti, non ci siamo baciati ci fu solo il contato dei nostri membri, l’idea di baciare in bocca un uomo non era ancora matura nella mia testa. Non fu un rapporto perfetto, ma i sentimenti che ebbi in quel momento furono così forti che ora mi piace raccontarlo, dopo che Lui se  ne andò, continuai a masturbarmi, l’esperienza mi aveva lasciato eccitatissimo. Dopo qualche altra esperienza come attivo ebbi il desiderio di fare la femmina, non desideravo altro. Molti anni dopo, una persona che avevo incontrato durante l’estate, sempre tramite annuncio dove chiaramente dicevo di essere solo passivo e che dopo il nostro primo incontro per conoscerci  mi disse che doveva ancora pensarci, mi scrisse per Pasqua una mail inattesa dicendomi che mi voleva incontrare. Questa persona, sposata con figli, che di gran lunga preferiva l’uomo alla donna non aveva mai avuto una esperienza con un uomo, tranne una volta a pagamento che risultò disastrosa perché si era bloccato e non riuscì nemmeno ad avere un’erezione. Mi diceva che voleva farlo, che voleva almeno avere un rapporto orale e che mi voleva masturbare. E cosi è venuto a casa mia, lui era molto teso ed anch’io lo ero perché era la mia prima volta come passivo almeno psicologicamente, lui era sul mio divano come uno stoccafisso, mi sono seduto accanto e cominciai ad accarezzarlo tra le gambe, mi sono seduto tra le sue cosce  e cominciò a accarezzarmi ed a darmi bacini sul collo,  mi son sentito una femminuccia. Poi ci siamo denudati e cominciamo ad accarezzarci, lui si è seduto e cominciai a baciare e succhiare i suoi testicoli, poi gli ho leccato il suo membro e finalmente lo preso in bocca, non l’avevo mai fatto senza preservativo. Aveva un buon sapore, sembrava prosciutto cotto, l’ho spompinato per un po e poi gli ho fatto metter il preservativo.Nel frattempo lui cominciò a masturbarmi, purtroppo mi fece venire troppo in fretta, ammetto che ero molto eccitato. Poi ho continuato a fargli il pompino fino a farlo venire nella mia bocca. Avrei voluto che durasse di più, ma è andata cosi.
Se ne andò senza dirmi almeno grazie, e non ha risposto più alle mie mail, bel tipo. Sono rimasto un po male per questo, ma tutto sommato, la cosa mi era piaciuta molto. Dopo averlo preso in bocca in quel modo adesso faccio solo il passivo con gli uomini, mi travesto e godo tantissimo a fare la femmina.

Ho deciso di collaborare col  blog raccontando la mia storia almeno le parti più importanti, qui ho capito di non essere solo. Grazie a questo spazio che mi ha permesso di raccontarmi, spero che la mia esperienza personale possa aiutare a chi ancora cerca di capire, e scusate se ho utilizzato un linguaggio troppo crudo e la mia scrittura non molto raffinata. Grazie.

Alberto (Vanessa).


Beppe anni 65,
la prima esperienza l’ho avuta intorno ai 15 anni, periodo in cui gli ormoni saltavano e le fanciulle non erano propense a concedersi, ai miei tempi; nel gruppo di amici c’era un ragazzo un po effeminato, ed io con altro di 1-2 anni più vecchio nella ricerca di scoprire il sesso abbiamo, più il vecchio che il sottoscritto, scoperto che l’effeminato aveva anche un pene decisamente piccolo, cosi’ abbiamo provato ma senza risultati perché l’inesperienza ha fatto si che il tutto procurasse dolore quindi non c’è stata la penetrazione. Sempre in quell’episodio avevamo anche provato o tentato di fare il trenino, ma nulla da fare, anch’io quando doveva essere il mio turno di essere in mezzo, la punta mi faceva male. Dopo quell’episodio, io ed un amico eravamo stati quasi plagiati dall’allenatore di calcio, ma quest’ultimo era solamente un pedofilo e comunque non è successo nulla se non il fatto che si era masturbato di fronte a noi. Comunque non avevo desideri bi, non mi attraevano. Pero’ mi piaceva il dietro ovviamente femminile. A quei tempi le ragazze oltre ad essere riservate non davano certo il posteriore ed io ero come lo sono ora un poco timido. Il desiderio del culetto comunque si faceva sempre più forte fino ad vere un rapporto a pagamento. Mi ricordo che in quella occasione nonostante non ci fosse intrigo, ovviamente cominciò a piacermi il corpo femminile dotato di attrezzo, anche se in quella occasione il trans mi invito a prenderlo in bocca, ma non ebbi piacere.
Da quella volta ho sempre desiderato un rapporto ambiguo che peraltro non ho mai soddisfatto completamente. Con la mia compagna ho scoperto qualcosa di più tant’è che ci eravamo dotati di pene da indossare e la mia lei mi penetrava e scoprii che anche lei godeva. Non abbiamo fatto grandi cose, anche perché arrivata la figlia e tutto si è spento. Qualche anno fa’ ho riprovato a pagamento e in quella occasione l’ho preso dietro, non mi è piaciuto ma riproverei in un contesto diverso.  Ho cercato tramite inserzioni ma nulla è accaduto perché ci sono molti avventurieri etc. Tramite inserzione avevo trovato una persona coetanea, andai a casa sua ed abbiamo fatto qualcosa arrivando alla eiaculazione. Prima me l’ha succhiato e lo faceva molto bene e dovevo interrompere per non venire, poi l’ho preso in bocca e ciò mi stimolava, chiedendo di provare a mettermelo dietro. Ci ha provato, ma lui era eccitato, per il mio buco stretto perché non ero completamente rilassato, provò a lubrificare il tutto ma la sua eccitazione lo fece esplodere. Poi dopo una pausa mi spompinò a dovere e mi piacque un sacco. Di questa esperienza non rimasi soddisfatto perché mancava qualcosa, il travestimento. Questa è la mia storia bi.
 


Giovanni anni 66
Non ho avuto molte esperienze. Solo due volte sono stato a letto con un uomo. La prima volta ho seguito uno sconosciuto che mi ha invitato a casa sua. Ma una volta spogliato sono rimasto come paralizzato e non ho fatto nulla. La seconda la racconterò in seguito.
Quello che ho voluto dirti con il mio racconto è che la prima esperienza avuta nell’infanzia mi ha segnato molto e l’essere toccato, masturbato e spompinato da sconosciuti nel buio di un cinema è diventato un tarlo, quasi una droga. Ci sono stati periodi che la voglia di entrare in un cinema per farmi toccare mi seguiva ogni giorno e non ne potevo fare a meno. Uscivo dal lavoro e mi infilavo in un cinema a lucci rosse dove sapevo di poter incontrare uno sconosciuto pronto a toccarmi a prendere il mio cazzo in mano e a masturbarlo. C’era questa eccitazione spasmodica di essere guardato e toccato da più persone.
Queste esperienze sono durate sino all’età di 25 o 26 anni, poi non il tarlo del buio del cinema si è assopito. Solo una decina di anni dopo mi è ripresa la voglia di riprovare
e ho cercato l’avventura attraverso un’inserzione. Ho conosciuto un ragazzo più giovane che amava il sadomaso e che cercava un padrone per essere il suo schiavo, ma lui abitava distante e abbiamo sempre tenuto rapporti per e-mail. Ma il gioco di ruoli padrone-schiavo cominciò a piacermi. Solo una volta ci siamo incontrati e siamo andati in un albergo (questa è la seconda volta che sono stato a letto con un uomo). Una volta spogliati mi ha chiesto di legargli le palle con una fettuccia che si era portato. Le palle andavano legate con una certa tecnica che mi ha indicava meticolosamente. Poi ha voluto che al suo cazzo, tanto turgido, che puntava solo verso l’alto, appendessi dei pesi. Ho seguito per un po’ le sue richieste, poi mi sono smontato e non ho più fatto nulla, lasciandolo molto deluso. Devo dirti che mi è spiaciuto, ma quello non era il mio gioco.
Solo dopo qualche anno sono tornato nel buio di un cinema, mi sono seduto nell’ultima fila lasciando una sedia libera. Poco dopo si è seduto un uomo con qualche anno in più di me, magro e non molto alto. Era estate è indossavo una camicia e pantaloni di cotone. Ha cominciato a toccarmi e dopo un po’ mi ha slacciato i pantaloni, ha abbassato gli slip e ha cominciato ad accarezzarmi le palle e il cazzo molto delicatamente. Dopo un po’ mi ha aperto la camicia e io l’ho lasciato fare. Mi ha preso i capezzoli tra pollice e indice e me li stringeva. Non avevo mai provato, ma la cosa mi piaceva e l’ho lasciato continuare. Dopo avermeli strizzati si è chinato e mi ha leccato i capezzoli stringendoli poi tra i denti. Più andava avanti e più la cosa mi piaceva tanto che il mio cazzo era diventato duro e avvertiva la presenza di quella lingua sui capezzoli. E’ passato parecchio tempo prima che si decidesse a scendere con la bocca verso il mio cazzo e a cominciare a leccarlo e poi a succhiarlo. Fu veramente bravo, tanto che alla fine gli chiesi se potevamo rivederci. Ci demmo appuntamento per alcuni giorni dopo e andammo di nuovo al cinema dove ripetette con molta maestria le stesse cose della volta precedente. Mi piacque e così gli appuntamenti si ripeterono. Un giorno, dopo essere usciti dal cinema ci recammo in un bar a prendere un aperitivo e parlammo un po’ di queste esperienze. E lui mi dissi che gli sarebbe piaciuto se io avessi indossato delle calze autoreggenti e degli slip da donna. La cosa al momento mi lasciò un po’ indifferente e gli dissi che avrei provato e ci lasciammo con l’accordo di vederci alcuni giorni dopo. Ripensai all’invito di indossare indumenti intimi femminili e la fantasia cominciò ad eccitarmi tanto che andai ad acquistare delle calze autoreggenti e due paia di mutandine (un tanga e un perizoma) che a fatica avrebbero contenuto il mio cazzo. Così mi presentai all’appuntamento con calze autoreggenti e perizoma, ma non gli dissi nulla, lasciai che lo scoprisse da solo. Quando si accorse degli indumenti femminili, si eccitò e volle che lo seguissi in bagno, dove mi spogliò e stette immobile a guardarmi mentre mi diceva di girarmi in modo da mostrargli tutto. Poi commentò: “sei una bella figa, anzi sei una bella troietta e mi piacerebbe vederti vestita da troietta”. Gli chiesi perché mi dava della troietta se andavo solo con lui. Lui mi disse chiaramente che mi piaceva farmi toccare e farmi guardare da tutti quelli che volevano, mi disse che mi eccitava solo sentirmi delle mani addosso, che per me quello era il culmine del piacere come succede alle troie. Già mi definì troia, e questa definizione non mi dispiacque tanto che volli accontentarlo. Acquistai un vestitino elasticizzato, scarpe con il tacco e una parrucca bionda e lo invitai, una sera sul tardi, in un ufficio. Mi vestii da donna e la cosa mi fece impazzire dal piacere e lo ricevetti, come se in quel momento fossi stata una vera troia. Quando finimmo gli diedi gli indumenti femminili che avevo indossato pregandolo di conservarli poiché io non potevo portarli a casa. Dopo qualche tempo lui non si presentò all’appuntamento e non lo vidi più.
Non è una semplice fantasia, è una storia vera.


Gessica anni 52
io quando mi vesto da donna mi sento me stessa tranquilla felice eccitata ,vivendo da sola appena torno mi cambio subito a volte vado a letto in modo intimo e dormo cosi. Ero molto timido con le donne forse per questo ho cominciato a vestirmi da donna, mi piaceva mettermi intimo femminile, poi a 19 trovai una ragazza e ho vissuto cinque anni con lei finché tutto finii.
Dopo quello  mi chiusi in casa e una mattina aprii l’armadio di lei e non so cosa mi spinse ma cominciai a vestirmi da donna e questa cosa fece effetto su di me ,mi sentivo sollevata felice rinata ,appena tornavo mi cambiavo subito Ovviamente andai a comprare una parrucca scarpe del mio numero con i tacchi non fu facile all’inizio ,poi mi presi un vibratore col quale giocai molto posso dire che lui fu il primo ad entrare in me, ma più passava il tempo più volevo un uomo.
Stanco di giocare da solo decisi di andare in un locale che sapevo per trav e altri, li conobbi uno bel tipo mi offri da bere ci sedemmo un po appartati li cominciò farmi complimenti ogni tanto metteva la mano sulla gamba ,la cosa mi piaceva poi mi baciò sulla guancia scese sul collo ,io mi girai e mi trovai la sua lingua in bocca ,ero eccitata che quasi venivo ,allora misi la mano sopra i pantaloni era durissimo, uscimmo e in macchina feci il mio primo servizio a bocca ,andammo a casa sua e li mi penetrò, sentire le sue mani sui miei fianchi il suo respiro più ansioso il membro entrare e uscire fino a venire mi fece sentire definitivamente femmina.


Vittoria,
la mia storia come in oggetto, comincia a 13 anni in un pomeriggio d’estate quando un amico adulto di famiglia che abitava sopra di noi e che dunque godeva della fiducia dei miei, mi invitò a salire da lui con la scusa di farmi vedere delle figurine di cui facevo la raccolta. Mi fece trovare le bustine sul tavolo e mi fece sedere sulle sue ginocchia ad un certo punto la sua mano si insinuò sotto il mio pantaloncino corto e cominciò a masturbarmi il pisellino fino a farmi provare un piacere per me bellissimo. Mi disse che se avessi tenuto il segreto avremmo potuto ripetere la cosa e io gli dissi che si. Qualche giorno più in la ripetemmo la cosa e col trascorrere del tempo poi mi fece arrivare al piacere prendendomelo in bocca. La cosa mi piacque e un bel giorno mi chiese di ricambiarlo. Lo feci ma prima mi avviso che quando avesse raggiunto il mio stesso piacere mi avrebbe spruzzato in bocca un liquido che di li a qualche anno avrei avuto anche io. Aggiungendo che se non mi fosse piaciuto avrei potuto sputarlo in nel fazzoletto che aveva approntato. Quando venne sentii un sapore sgradevole e caldo e lo sputai. a quel momento non mi chiese più di venirmi in bocca ma continuammo con masturbazione e pompini. Intanto avevo compiuto i 14 anni e io mi ero affezionato molto a lui. Durante un nostro incontro mi chiese di diventare la sua femminuccia e che se gli avessi detto si avremmo goduto molto più intensamente rispetto a seghe e pompini. Gli dissi come avrei potuto diventarlo e lui mi rispose che avremmo dovuto fare quello che facevano un maschietto e un femminuccia insieme scendendo poi nei particolari. Gli dissi di si e durante i successivi incontri incominciarono le prove tecniche di introduzione facendo attenzione a che non mi lasciasse tracce tali da insospettire i miei. Appena compiuti i 15 anni un bel giorno mi disse che mi avrebbe reso la sua femminuccia mi preparò per bene lubrificandomi il buchino, indosso il preservativo spiegandomene l’utilità e mi mise a pancia in giù raccomandandomi che se avessi sentito dolore avrei dovuto avvisarlo e lui avrebbe interrotto per qualche attimo la penetrazione. Cominciò a premere sentii la sua cappella farsi strada delicatamente. Ad un certo punto gli dissi che sentivo un fastidio misto a piacere e lui continuo fino a che riuscì ad entrarmi dentro. Si fermò e poi delicatamente cominciò a imprimere il ritmo e al tempo stesso masturbandomi. Il rapporto in se durò pochissimo perché venne subito. A me piacque molto e anche a lui. continuò a scoparmi fino al compimento dei miei 17 anni; poi un giorno mi disse che era stato trasferito a Genova per lavoro e prima di partire facemmo l’ultima scopata. Inutile dire che ne soffrii molto. Dopo di lui conobbi il sesso con ragazze e una di queste diventò in seguito mia moglie. Per circa 40 anni non ebbi più sensazioni strane fin che verso i 59 anni mi riprese la voglia di un maschio. Misi annunci su siti di incontri e dopo aver selezionato molto bene i pretendenti, arrivai a un totale di circa 20 esperienze in un paio d’anni e devo dire tutte ok. Ma miravo ad avere un uomo solo senza cercare “cazzi” a destra e a manca. Un bel giorno conobbi una persona distinta con la quale ebbi una relazione durata circa un anno e amaro destino conclusasi con medesima motivazione della prima. (trasferimento). Qualche tempo più un la trovai un altro maschio (artista pittore e scultore) col quale stetti per 3 anni e bene. Un bel giorno un amico comune mi confidò che scopava con altri passivi e senza protezione al che incazzato come una belva non per gelosia ma per avermi messo in serio pericolo di salute lo mollai seduta stante. Feci subito le analisi del caso ed in una condizione psicologica terribile e fortunatamente tute risultarono negative. Questa ultima storia si concluse circa tre anni fa e da allora non ho più avuto rapporti anali che desidero ora avere ma cose soft. L’averti incontrato riapre in me la speranza di avere un’amante maschio/femmina con maschio/femmina e spero si possa concludere favorevolmente. Tutto qui.
 


 Greta,
Ciao sono Greta quarantenne, da adolescente mi masturbavo facendo uso di oggetti per stimolarmi dietro, per me era solo un gioco che mi eccitava e mi piaceva solo per quello, con gli anni si sviluppò in me il desiderio di concedermi a un altro uomo, ma ogni volta che volevo dare sfogo alle mie fantasie per qualche motivo tutto si dissolveva nel nulla.  Ho sposato una donna di origini meridionali ed  ogni tanto venivano dal paese  a trovarci dei parenti a Milano. Cera Michelino, aveva circa 20 anni più di me ed aveva lavorato a Milano quando era giovane negli anni 80 poi tornò in paese. Una volta mi confessò che in quelli anni usciva con un amico per andare a bere e per rimorchiare qualche ragazza facile. Una sera in cui non riuscirono a trovare una ragazza ed erano un po’ brilli, il suo amico gli propose di andare in un posto sui navigli per farsi una sega, masturbarsi mentre vedeva un altro uomo fare la stessa cosa lo eccitò. Mentre si masturbavano, il suo amico gli disse che voleva provare a toccarlo ed alla fine finì per fargli un pompino. Da allora non aveva avuto più di quelle esperienze e nelle sue fantasie, dopo tanti anni, voleva ripetere, era qualcosa che voleva fare assolutamente e riteneva che a Milano è molto comune quel tipo di rapporto, mi chiese se potevo aiutarlo a trovare qualcuno disponibile. In quel momento, non so come, gli dissi che avevo le stesse fantasie, non so, forse lui aveva intuito la mia bisessualità e mi raccontò tutta quella storia della sua giovinezza per cercare in modo indiretto di avere da me quello che desiderava da un altro uomo. Dicono che alcuni uomini hanno un sesto senso per capire se un altro uomo è una checca. Quindi d’allora ogni volta che Michelino viene a Milano per qualche incontro famigliare, io gli faccio un pompino. D’allora la femmina che c’è in me si è sviluppata al punto di trovare piacere a mettere l’intimo di mia moglie e masturbarmi mentre mi guardo allo specchio, cercare uomini che mi rendano femmina e scoprire quanto piacere ed eccitazione  trovo al dare piacere a un altro uomo.   
 


Giulia

Con gli uomini mi faccio chiamare Giulia, quando ero un ragazzo circa 14 negli anni 70 durante le vacanze facevo ripetizione con un insegnante che avevano scelto i miei, era un bel uomo con un certo fascino, avevamo un buon rapporto, io spesso mi confidavo con lui su questioni piuttosto banali. Capitò una volta che lui mi chiese se avessi una ragazza, confessai che no e che non avevo nessuna esperienza, che ero molto timido. Lui mi disse che era strano e mi chiese se mi masturbavo regolarmente, dissi di si e che mi piaceva molto, dopo di che ci facemmo una risata. Io le chiesi se lui aveva avuto molte esperienze, mi disse che aveva avuto diverse ragazze ma che non disprezzava altri tipi di rapporti, l’importante per lui era trovare una persona simpatica con cui stabilire un buon filing. Quelle sue parole mi lasciarono perplesso, confuso ed eccitato, eccitazione che alimentò le mie fantasie, risonavano nella mia testa le sue parole “che lui non disprezzava altri tipi di rapporti”. Negli incontri successivi lui non fece più parola all’argomento sessuale, pensai che toccava a me prendere l’iniziativa, quindi presi coraggio e gli dissi che mi masturbavo assai e se quello potesse danneggiare la mia salute in qualche modo, lui mi disse di no, che era una cosa normale per la mia età. Allora continuai chiedendogli se lui ne facesse ancora uso, mi disse di si, che era qualcosa alla quale nessun uomo rinuncia. In quel momento ero cosi eccitato che gli proposi se era disposto a farsi una sega  con me, lui mi disse che sarebbe bello ma che io ero minorenne e non voleva finire nei guai. Gli risposi che non avrei mai fatto commento con nessuno e che poteva essere completamente tranquillo la cosa sarebbe rimasta tra di noi. Quindi ci abbassiamo i pantaloni e cominciamo a masturbarci, era cosi eccitante vedere lui toccarsi, trovavo una eccitazione che non avevo mai provato. Lui mi propose di scambiarci i favori, accettai volentieri, volevo toccare quel membro duro ed enorme. Cosi dopo ogni lezione facevamo l’amore, ogni volta ci spingevamo oltre, prima i baci, poi prenderlo in bocca, sempre volevo andare oltre, una volta gli dissi che volevo assaggiare il suo sperma e lui mi accontentò. Quello che non sapevo era se ero pronto ad essere penetrato. Avevo letto sugli antichi  greci dove gli allievi si concedevano ai loro insegnanti, quel pensiero mi eccitava tantissimo. Volevo proprio diventare il suo efebo, quindi al prossimo incontro mi ero lavato e lubrificato a dovere, mentre ci baciavamo mi sono girato e gli feci capire che volevo essere penetrato, lui mi disse che non voleva farmi del male, ma io gli dissi che lo desideravo, desideravo tanto sentirlo dentro di me. Cosi persi la mia verginità, all’anno successivo lui si era trasferito e raccomandò ai mie un altro insegnante, per la mia sorpresa il nuovo insegnante sapeva tutto sul rapporto che avevo avuto col suo predecessore e quindi diventammo buoni amici.

Passarono gli anni cominciai a frequentare le ragazze e mi sono sposato, adesso che ho superato i sessanta mi è tornata la voglia di uomini, c’è stato uno in particolare che mi chiese di indossare l’intimo della moglie, quindi scoprì che travestirmi era qualcosa che mi mancava, mi fa sentire più femmina. Adesso, anche, non disprezzo fare l’attivo con qualche ragazzo giovane, come quando io persi la mia verginità.


Luisa.
 
La mia prima esperienza fu quando ero adolescente con un mio amico, ci toccavamo non siamo andati oltre, in parte perché lui mi chiese di prenderlo in bocca ed io rifiutai  soprattutto per il mio orgoglio maschile, avrei voluto farlo ma in quel momento non me la sono sentita. Quel rifiuto ha avuto un gran peso che mi sono portato dietro durante molti anni. Poi il tempo passo mi sono sposato e come accade a molti, il desiderio di quel pompino mancato tornò forte, sentivo che la mia femmina si faceva ogni giorno più presente.
Io sono nato in sud America e come molti di miei paesani lavoro curando persone anziane. Molti di queste persone sono oramai allo stremo ma c’è sempre un’eccezione. Pino era una persona vedova anziana ma in gamba ancora, solo che aveva difficoltà a camminare, quindi dovevo spesso aiutarlo a lavarsi. Capitava di lavarlo nudo su letto con una spugna, mi piaceva guardarlo nudo, aveva un bel affare tra le gambe, certe volte avevo paura di fissarlo troppo, ma penso che Pino se ne era accorto. Capitava che quando lo lavavo in quella parte lui si eccitava ed aveva delle erezioni. Ci guardavamo e ridevamo. Le dicevo che per la sua età era ancora molto in forma. Mi chiese se mai avessi avuto esperienze con un altro uomo, gli dissi di si, i soliti giochi tra ragazzi. Lui mi disse che ne aveva avuto parecchie, pure aveva un amante che si travestiva, oramai poteva dirlo arrivato alla fine della sua vita, non le fregava più niente. Alla fine del suo discorso mi chiese di accontentarlo che voleva finire i suoi giorni nella gioia e non da povero straccione. Fu difficile dire di si, ma in fondo volevo rivivere i miei anni adolescenziali. Cosi, capitava di fare delle seghe a Pino, mi piaceva, vedere il suo sperma che ancora usciva abbondante. La cosa che più mi appagava era il fatto di dare piacere a un’altra persona, dare gioia e serenità. Cosi un giorno oltre alla sega cominciai a prenderlo in bocca, lui gradiva tantissimo, la domanda che mi facevo era cosa avrei fatto quando sarebbe venuto, quando mi trovai col suo sperma in bocca no sapevo cosa fare, trovai che il suo sapore era piacevole, sapeva da uomo e io mi senti femmina per la prima volta nella mia vita. Ingoiai e senti un enorme piacere.
Pino mi disse che ancora cerano le cose di sua moglie e che sarebbe stato molto carino se io avessi messo le calze e reggicalze, che cera persino una parrucca e cosmetici. All’inizio sono rimasto turbato, ma poi quando mi vidi allo specchio e mi sono vista come una mignotta sul marciapiede, trovai un’enorme eccitazione.  Cosi questo rapporto con Pino andò avanti per un po’ poi lui se ne andò un giorno. Almeno so che i suoi ultimi giorni furono vissuti con gioia. Adesso, grazie a Pino, mi sento maschio con mia moglie e femmina quando vado con un uomo, la mia vita si arricchì, mi travesto con le cose rubate alla moglie di Pino e finalmente posso godere una parte della mia personalità che avevo represso per anni.        

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Marco 67,

sono sempre stato curioso di cosa sentisse un passivo a fare la femmina, tramite inserzione divenni amico di un uomo un po’ più giovane di me, lui era molto bello e molto femmina al letto, sentivo una certa ammirazione che potesse cambiare da uomo a femmina dal punto di vista psicologico, come se avesse due personalità. Spesso io non riuscivo ad avere l’erezione ma il mio amico non ne faceva un problema in qualche modo lui godeva lo stesso. I nostri incontri erano saltuari forse un paio di volte all’anno. Come ho detto ero curioso di capire cosa si sentiva a fare la femmina e chiesi a mio amico se lui volesse fare il maschio mentre io la femmina. Lui mi accontento, prima mi fece ingoiare il suo membro che era piuttosto enorme al punto che mi fece soffocare, poi provo a penetrarmi ed io istintivamente mi chiudevo al punto che rendevo tutto impossibile. Cosi come femmina sono stato un completo fallimento. I nostri incontri continuarono, capitò una volta che il mio amico mi fece un pompino ed io eiaculai nella sua bocca, pensai che lui si sarebbe arrabbiato perché mi chiedeva sempre di evitare, ma lui solo sputo il mio seme sul mio membro come lubrificante e continuò a giocare senza arrabbiarsi. Quel fatto mi colpi al punto che in un nostro incontro successivo chiesi a lui di venirmi in bocca, volevo anch’io provare a essere riempito di sperma e sentire quello che sente una donna. Cosi lui mi accontentò, dopo averlo masturbato e succhiato lui venne nella mia bocca, abbondante, istintivamente volevo sputare ma feci tutto il contrario, ingoiai tutto quello sperma e capi cosa, in qualche modo, vuole dire essere femmina.

D’allora diventai un succhiatore esperto e cerco altri uomini per avere il loro nettare che ingoio con molto piacere.    


 
LE VOSTRE ESPERIENZE. RACCONTI DI VITA.ultima modifica: 2019-04-23T22:50:19+02:00da
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