Post N°6.
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Questo post è indirizzato a chi si sente passivo o attivo ma segretamente è curioso di capire cosa si sente essere passivo e che almeno una volta piacerebbe provare il brivido di essere penetrato.
La femminilizzazione è un processo che si sviluppa negli anni, non sto parlando di persone che da molto giovane si sentivano attratti dagli uomini. Ognuno vive questo processo in modo diverso, quindi scrivo questo basato sulla mia esperienza personale. Chi si sente passivo potrà raccontare la propria storia commentando questo post.
Quindi sto parlando di un uomo che è stato sempre attratto dalle donne ed ama il corpo delle donne, ma a un certo punto trova eccitazione col pensiero di avere un contatto intimo con un altro uomo. All’inizio non capisce quale ruolo vuole avere, sicuramente il primo pensiero è fare l’attivo, è il passaggio più naturale già che sempre ha avuto questo ruolo. In conseguenza la prima esperienza con un altro uomo sarà assumendo il ruolo attivo, vuole verificare personalmente che si può trovare piacere assumendo il ruolo della femmina. Questa prima esperienza serve, soprattutto, a superare certi limiti. Si fa la prima esperienza di toccare un altro uomo e di superare il tabù di toccare il membro maschile. Potrebbe non esserci la penetrazione, solo un gioco soft, magari un rapporto orale e, molto probabilmente, niente baci.
Però, stiamo parlando, probabilmente, di una persona che conosce il piacere anale, ha fatto uso di oggetti ed ha sperimentato il cambio di ruolo con qualche donna. Quindi sperimenta una paura enorme nel fatto di collegare il suo piacere anale con un altro uomo. Paura di assumere il ruolo della femmina, magari è stato penetrato da qualche donna, ha fatto l’esperienza dello strap-on, ma psicologicamente è rimasto sempre maschio. C’è la paura di essere scoperto, di trovare piacere e di non poter tornare indietro. Tutto questo pesa molto, ed è comprensibile, si va verso un mondo dove probabilmente non si può più fare ritorno.
Il percorso di diventare passivo totale può essere molto lungo, e non è detto che si deva arrivare per forza. Questo percorso è diverso per ogni persona, come ho già detto, ed è fatto di esperienze diverse, ogni esperienza aggiunge un pezzo a questo puzzle. Ogni esperienza aiuta a superare certi limiti, dei limiti personali, il limite di baciare un uomo, il limite di prenderlo in bocca e trovare piacere di farlo. Sicuramente sono le esperienze vere che ci fanno evolvere, non si ci arriva guardando i porno o il sesso virtuale.
Il superamento di questi limiti ci aiuta a perdere la paura di diventare uomo-femmina o passivo totale. Quando finisce questo percorso? Credo no finisca mai, si può arrivare ad una certa stabilità quando si assume finalmente il ruolo da femmina con un altro uomo, quando si desidera solo concedere il proprio corpo al piacere di un maschio e si trova piacere in questo atto.
Chi scrive questo post, trova molto piacere a fare l’amore con la propria donna, ed altrettanto piacere quando assume il ruolo della femmina con un maschio. Sono due mondi paralleli, si può trovare molto piacere in entrambi, importante non avere sensi di colpa o paura di superare un limite proibito imposto dalla nostra cultura.
Paura di essere Femminaultima modifica: 2016-04-08T13:29:12+02:00da
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E’ vero, un uomo può essere attratto dalle donne, dal fare sesso con loro, persino amare follemente una donna con un ruolo decisamente attivo… e allo stesso tempo provare un’irresistibile curiosità ad essere come loro, comportarsi come loro e… non in ultimo, assumere il loro ruolo nell’atto sessuale. Io non ho mai avuto esperienze di quest’ultimo genere, ma nelle mie fantasie non mi sognerei mai, da femmina, di approcciare un uomo in modo attivo… se mai dovessi incontrarlo, sarei passivo verso di lui.. vorrei che fosse lui a guidarmi nella scoperta di un nuovo piacere, il piacere di sentirsi femmina. E come scrive bene il nostro blogger, a precedere questo piacere ci sono mille paure che vengono tanto dall’uomo attivo della vita pubblica, quanto dal ruolo passivo della femmina che si vuole interpretare… che sarà immancabilmente fragile e bisognosa di una guida. Siamo tutti d’accordo che per soddisfare appieno la nostra curiosità è necessaria l’esperienza in prima persona… quella simulata davanti ad un video su internet non è nemmeno da considerare. Il problema è come vincere tutte queste paure e giungere all’ “esperimento finale”… prenderlo in bocca, baciare e prenderlo dietro… tre azioni che suonano così spaventose… ma non perché non sappiamo cosa siano o pensiamo che provochino danni irreversibili… piuttosto perché contemplano necessariamente una figura attiva nei nostri confronti… quando finora nessuno lo era mai stato. O forse, come giustamente scrive l’UomoPassivo, aggiungiamo anche la paura che possa piacere… e al momento non ci viene in mente come poter convivere con questo desiderio di piacere e con tutto l resto della vita vissuta finora come attivi, a cui non vogliamo (e non dobbiamo) rinunciare. Relativamente ai limiti imposti dalla nostra cultura… penso che l’istinto vinca sempre e comunque su qualsiasi regola imparata dall’ambiente che ci circonda, qualunque esso sia.
Grazie per questo bellissimo commento, noi passivi siamo delle persone molto fragili e molto esposte al giudizio della società, basta vedere quanti aggettivi ci sono per qualificarci. Ma non è tutto cosi cupo, ci sono degli uomini attivi pieni di tenerezza verso di noi, che sono disponibili a darci il loro affetto, ed anche hanno bisogno di riceverlo e scoprono un mondo nuovo anche loro. Sono sicuro che prima o poi troverai la persona giusta, devi solo capire il profilo dell’uomo che va bene per te. In generale sono uomini con una certa maturità, soprattutto mentale. Grazie ancora. R.